Osservatorio Nazionale Permanente sulle "scuole paritarie italiane"
a cura di Paolo Latella
Governo Renzi - Gentiloni
Sono partiti i bonifici per le scuole paritarie che rispettano i requisiti previsti dalla
legge: 570 milioni di Euro, con una quota destinata all’inserimento dei disabili. Stretta sui “diplomifici”.
A cinquanta giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, sono partiti i primi bonifici con i contributi alle scuole paritarie. In tutto si tratta di circa 570 milioni di euro, di cui quasi 495 milioni rappresentano i fondi da distribuire ai circa 13mila istituti non statali (che contano circa un milione di alunni), a cui si aggiungono i 23,4 milioni per favorire l’inserimento degli alunni con disabilità e i 50 milioni per le scuole materne. «Mai nessun governo aveva destinato tanta attenzione alla parità scolastica», sottolinea il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi. Che ricorda l’impegno contestuale del Ministero per contrastare il fenomeno dei “diplomifici”, che nulla hanno a che fare con le vere scuole paritarie.
Un’altra novità che è stata introdotta durante il Governo Renzi-Gentiloni è il fondo sperimentale di 50 milioni di euro per le scuole materne che rappresentano circa il 40% della scuola paritaria complessiva che soprattutto in alcune regioni, il Veneto ma non solo, rappresentano una percentuale decisamente alta sul totale della proposta educativa. 50 milioni di euro andranno in queste scuole solo quest’anno, la speranza è quella di stabilizzare queste risorse. Questo settore in tutta Italia è importantissimo come gamba sussidiaria, riconosciuta da tutti. Statale o non statale il tema materne vede a braccetto i due rami del sistema. Molte famiglie non ce la facevano, quindi il fondo va ad aiutare le famiglie e i territori. A proposito delle famiglie, c’è anche l’aumento delle detrazioni che stanno andando da 400 a 800 euro all’anno.