Osservatorio Nazionale Permanente sulle "scuole paritarie italiane"
a cura di Paolo Latella
OPUS DEI
La pressione dell'Opus Dei per la completa parità delle scuole religiose in Italia
fonte: http://unicobaslodi.blogspot.com/2014/12/la-pressione-dellopus-dei-per-la.html
L'Opus Dei ha 85.000 membri in tutto il mondo. È presente in modo massiccio negli ambienti della finanza e della politica italiana. Un'influenza decisiva sulle posizioni del Vaticano. Una pratica di vita fatta di rinunce, penitenza, autoflagellazione. l'Opus Dei è misteriosa come una setta e al centro dei più clamorosi scandali finanziari internazionali: il caso Calvi-Ambrosiano, il caso Ruiz Mateos in Spagna, il crac Parmalat, la recente vicenda di Bancopoli e in particolare i legami dell'Opus con il cattolicissimo Antonio Fazio, il Monte dei Paschi. È un muro invisibile.
L'Opus Dei ha condizionato la nomina papale di Joseph Ratzinger con una vera e propria "campagna elettorale" imbastita dai cardinali vicini all'Opus Dei. L'Opus Dei ha amicizie e simpatizzanti praticamente ovunque. Massimo D'Alema era presente alla cerimonia di santificazione di Escrivá De Balaguer, il fondatore dell'Opus, celebratasi nel 2002. Francesco Rutelli e Cesare Salvi erano in prima fila ai festeggiamenti per il centenario della nascita di Escrivá.
L'amicizia tra Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri nasce proprio grazie all'Opus Dei. Una trasversalità politica inquietante. Una camera oscura fatta di ombre e di segreti. Adesso sta tentando di entrare pesantemente nella vita scolastica dell'istruzione.
La Compagnia delle Opere e l'Opus Dei vogliono che le scuole paritarie religiose ricevano dallo Stato Italiano un contributo economico pari a 3.5 miliardi di euro dalle attuali 460 -500 milioni di euro all'anno. Condizionare pesantemente la scuola creando dei veri bacini per i numerari e le numerarie così si chiamano gli appartenenti all'Opus Dei. l’Opu Dei persiste nella sua attività di avvicinamento-reclutamento di giovani in tenerissima età, e lo fa attraverso un articolato, complesso e pervasivo sistema di scuole, fondazioni universitarie, centri di formazione, spesso sotto mentite spoglie, non riconducibili direttamente all’Opus Dei, non chiaramente identificabili. Addirittura ci sono numerose testimonianze di persone che hanno raccontato che già a 15 -16 anni facevano a tutti gli effetti la vita dei “numerari”, quindi usavano il cilicio, la frusta su di sé…
Ciò significa sottoporsi ad una pratica di tipo medioevale e, soprattutto, significa assumere un atteggiamento di sottomissione ed umiliazione del corpo che provoca una forte dipendenza psicologica ed un progressivo indebolimento della personalità. Tutto questo per sottomettere la volontà della persona al dettato di un “superiore” che è un direttore spirituale, laico o religioso. Dell’uso della frusta e del cilicio – una fascia con punte acuminate stretta intorno alla coscia – a molti adolescenti è stato detto di non parlare ai propri genitori che, magari, non avrebbero “capito”. Volete che i vostri figli ricevano questo tipo di formazione ed istruzione? Con Papa Francesco le cose sono un pò cambiate e per questo all'Opus Dei non va giù molto come si sta comportando Papa Bergoglio ed io lo scrivo nel libro nero della scuola italiana... Il suo discorso in Piazza San Pietro il 10 maggio 2014 a favore della libertà d'insegnamento è chiarissimo ed ha fatto masticare amaro Valentina Aprea, Stefania Giannini, Suor Monia Alfieri, il Cardinale Bagnasco e la rappresentanza di tutte le associazioni religiose, Cei, Compagnia delle Opere e Opus Dei.
Insomma nell’era di Francesco l’Opus non è più centrale, è trattata normalmente. Ma questo non significa che non possa giocare un ruolo importante in certe situazioni di frontiera.
Con i suoi oltre duemila sacerdoti e novantamila aderenti (fra cui ottimi professionisti nel campo tecnico-scientifico-ospedaliero-pedagogico), con la sua rete di università, scuole, collegi, centri di formazione professionale, fondazioni culturali, cliniche e centri di assistenza l’Opus può svolgere un ruolo di presenza in nazioni dove il cattolicesimo non è maggioritario.
La Cina è la frontiera attualmente più interessante e delicata per la Chiesa cattolica. Francesco, come già Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, vorrebbe allacciare finalmente rapporti con l’“Impero di Mezzo”. Aderenti all’Opus Dei operano già, nell’ambito strettamente professionale nella Cina rossa.
A Hong Kong – tramite essenziale con la Cina – l’Opus ha aperto un centro culturale per universitari e giovani professionisti. A San Francisco infine, con lungimiranza, ha creato quasi 10 anni fa nel quartiere cinese un centro di istruzione e assistenza per donne e bambine. Scelta strategica. I legami familiari cinesi sono tenacissimi e superano l’Oceano Pacifico.
(Parte dei dati che ho scritto in questo post sono del giornalista Ferruccio Pinotti e di Dagospia).