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Ministero dell'Istruzione - Roma

Diplomi falsi, arrestato Maurizio Piscitelli. E’ un ispettore del ministero dell’Istruzione

In casa trovati 165mila euro in contanti. Per gli inquirenti è il fulcro del sistema di corruzione nell’inchiesta. Aveva anche favorito una persona in un concorso pubblico

 

Ogni diploma falso, che veniva emesso da un gruppo di istituto paritari calabresi, costava duemila euro. E la figura centrale del sistema, smantellato da una operazione dei carabinieri che ha portato all’arresto di dieci persone, per gli investigatori è un ispettore del ministero dell’Istruzione, il napoletano Maurizio Piscitelli. Ai suoi polsi sono scattate le manette questa mattina, in casa sono stati trovati 165mila euro in contanti. I soldi gli venivano corrisposti, secondo gli inquirenti, in confezioni di liquori o di telefonini. La corruzione si sarebbe compiuta per la consegna di circa 500 fra diplomi e attestati. Lui e il figlio avrebbero appoggiato l’attività illegale dell’accademia Fidia di Stefanaconi, da cui è partita l’indagine. Qui nel luglio 2020 gli investigatori avevano trovato, oltre a ingenti somme e armi, anche oggetti massonici alla base dei legami fra alcune persone coinvolte oggi nell’inchiesta.

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Il blitz è scattato nelle province di Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli. Sequestrate 19 società, operanti nel settore dell’istruzione, per un valore stimato in circa 7 milioni di euro. Gli arrestati sono ritenuti responsabili di associazione a delinquere, corruzione, falso in atti destinati all’Autorità giudiziaria, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e autoriciclaggio. Per gli investigatori, sarebbe stato un vero e proprio patto corruttivo quello messo in atto da Maurizio Piscitelli, ispettore del Miur, Giovanni Carbone e la dirigente dell’Usr Calabria. . Carbone aveva partecipato nel novembre 2020 al concorso per ispettore del Miur riuscendo a piazzarsi al settimo posto non entrando nella cerchia dei tre vincitori. E pertanto si sarebbe rivolto a Piscitelli, componente della commissione giudicatrice, per fare in modo di scalare la graduatoria. Cosa che avvenne, tant’è che dal settimo arrivò al quarto posto. Ed è qui che, in base all’attività investigativa, entrerebbe in campo la Calvosa, presidente della stessa commissione.

«Piscitelli per aiutare Carbone ad acquisire la qualifica - sostengono gli inquirenti - ha tenuto una duplice condotta costituente reato: la prima, avente ad oggetto un abuso d’ufficio laddove ha aiutato Carbone a salire nella graduatoria e la seconda avendo corrotto Calvosa, con la promessa di un suo trasferimento verso Roma, per far acquisire il terzo posto in graduatoria a Carbone». In una intercettazione Piscitelli riferiva a Carbone l’esito del suo intervento: «Allora, innanzitutto siamo saliti dal settimo...perché io gli ho detto guarda è vergognoso considerando la persona. la statura, considerando il peso che ha nel mondo culturale, nel mondo della scuola, dell’istruzione». Piscitelli, evidenzia poi che per tentare di far nominare ispettore Carbone debba portare «argomentazioni convincenti» per poter «stringere» una donna di cui non viene fatto il nome ma poi identificata in Maria Rita Calvosa: «Ora siamo rimasti che io per martedì le devo portare argomentazioni convincenti, però. Ho preso altro tempo Gianni, perché questi signori la devono stringere». Piscitelli aggiunge: «Allora lei sai cosa vuole? Lei vuole avere almeno una promessa che se ne va a Roma?». E rilevano gli inquirenti, dalle parole dell’ispettore del Miur emerge «un allarmante quadro di scambio di favori». Carbone, in qualità di partecipante al concorso, e «sfruttando anche i suoi legami di natura massonica, a sua volta «si relazionava, su indicazione del Piscitelli, con dirigenti centrali del Miur, al fine di fare ottenere alla Calvosa l’utilità consistente un ruolo dirigenziale a Roma».

Il giro scoperto in Calabria ha numeri enormi. Dal 2014 ad oggi potrebbero essere stati rilasciati circa 20-30mila attestati con un giro d’affari incredibile. «L’entità è dimostrata - ha detto il procuratore di Vibo Valentia, Cammillo Falvo - dalle somme trovate stamani: 700mila euro. Tra l’altro, uno degli indagati era arrivato a dire che per fare i soldi non fosse necessario fare ciò che fanno i malandrini perché bastava una risma di carta. E tutti i componenti dell’associazione hanno messo in atto qualsiasi metodo illegale per procedere alla vendita dei diplomi». (fonte agenzie)

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link: https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/21_marzo_01/diplomi-falsi-arrestato-maurizio-piscitelli-ispettore-ministero-dell-istruzione-a07c119e-7a94-11eb-b2a0-a306c75220e1.shtml

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Diplomi falsi, indagata anche la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale 
 

Nell’accademia al centro delle indagini era stato ritrovato un antico manoscritto e alcuni oggetti riferibili a una loggia massonica

 Pubblicato il: 01/03/2021 – 10:27

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VIBO VALENTIA C’è anche la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale della Calabria Maria Rita Calvosa tra le 13 persone indagate, in stato di libertà, nell’inchiesta della Procura di Vibo Valentia che ha portato all’arresto di 10 persone, otto in carcere e due ai domiciliari, con l’accusa di falsi e corruzione nella pubblica amministrazione. Calvosa, 59 anni, romana, è alla guida dell’Ufficio scolastico regionale per la Calabria dal settembre del 2018, dopo essere stata per dieci anni responsabile dell’ambito territoriale di Latina.

 

Gli «interessi massonici» dell’Accademia Fidia

L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba nelle province di Vibo Valentia, Cosenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Napoli dove i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Vibo Valentia, con l’ausilio di personale dei reparti arma territorialmente competenti e il supporto aereo fornito dall’8° Nucleo Elicotteri Carabinieri, hanno eseguito una ordinanza di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, guidata da Camillo Falvo, nei confronti di 10 soggetti (8 in carcere, 2 agli arresti domiciliari), operanti nel settore dell’Istruzione, circuito Afam. e istituti paritari, ritenuti responsabili in concorso, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, falso in atti destinati all’Autorità giudiziaria, falso in atto pubblico, abuso d’ufficio e autoriciclaggio. L’indagine, denominata “Diacono”, condotta sotto la costante guida del Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia e del Sostituto Ciro Lotoro, è stata avviata a seguito del ritrovamento, il 2 luglio 2020, di un arsenale di armi (da guerra e clandestine) e ingente somma di denaro presso l’abitazione di Davide Pietro Licata, contigua all’Istituto “Accademia Fidia”, gestito dalla famiglia Licata. Gli approfondimenti hanno consentito di ricostruire una rete di istituti formativi (paritari e artistici/musicali) che ha illecitamente prodotto, in cambio di denaro e/o altre utilità, titoli di studio e attestati (oltre che operato fittizie assunzioni), al fine di favorire la partecipazione dei beneficiari a pubblici concorsi per l’assunzione di personale docente e Ata (Assistente Tecnico Amministrativo). Tali illecite condotte sono state agevolate e rese possibili grazie alla corruzione di un alto funzionario del Miur il quale è incaricato, fra l’altro delle attività ispettive e di controllo degli istituti provati accreditati al Miur.
Lo sforzo investigativo ha consentito di fare luce anche su un’ulteriore episodio di corruttela, finalizzato a conseguire l’attribuzione di importante incarico istituzionale nell’ambito del Ministero dell’Istruzione, a beneficio di una dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale della Calabria.
Nel corso dell’attività di esecuzione delle misure cautelari sono state anche poste sotto sequestro con decreto d’urgenza 19 società, operanti nel settore dell’Istruzione, per un valore stimato in circa 7 milioni di euro.

 

L’Accademia delle belle arti “Fidia”

Al centro dell’operazione “Fidia 2”, come intuibile, l’Accademia delle belle arti con sede a Stefanaconi, nel Vibonese, già interessata dalle cronache nel luglio 2020. Nella fattispecie, sempre la procura di Vibo, aveva ritrovato esposto nella sede dell’istituto, un antico manoscritto trafugato in Abruzzo nel 2006 recante simboli e formule massoniche. In quell’occasione erano stati trovati, sempre nella sede, guanti e grembiulini identificativi della loggia.

 

 


UN'ALTRA PAGINA VERGOGNOSA DELLA POLITICA ITALIANA!

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Noi poveri insegnanti della scuola pubblica laica statale diciamolo siamo degli illusi e forse un pò sognatori, crediamo nella Costituzione, abbiamo vinto uno o più concorsi pubblici per insegnare nella scuola statale, noi che garantiamo una scuola senza dottrina ai nostri studenti, li aiutiamo ad avere una coscienza critica, gli insegniamo che ogni essere umano, senza ledere la libertà degli altri individui, deve essere totalmente libero di organizzare direttamente la propria vita, secondo i propri desideri e senza il condizionamento di vincoli morali, religiosi o sociali.

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Il nostro progetto didattico ha come primo obiettivo quello di aiutarli a migliorare le proprie conoscenze e competenze.

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E invece siamo stati vergognosamente traditi da chi dovrebbe rispettare l'art. 33 della Costituzione.

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Aveva ragione mio padre, quando ti avvicini alla politica senti odore di merda!

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Ecco un nuovo regalo alle scuole confessionali, 300 milioni di euro in più!

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Più soldi a chi non garantisce nemmeno i livelli minimi di istruzione e conoscenze, a chi non paga gli insegnanti, a chi garantisce solo il punteggio alle maestre. Più soldi ai diplomifici!

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No i controlli non si devono fare... basta regalare milioni a Comunione e Liberazione, all'Opus Dei, alle associazioni che di fatto sono aziende.

 

L'emendamento è stato inserito nel decreto rilancio dove viene chiesto il voto di fiducia.. così tutti i partiti di governo sono obbligati a votare a favore e ci sarà a questo punto anche il voto a favore dell'opposizione.

 

Viva la repubblica gattopardiana e del giorno della civetta di Sciascia...altro che Costituzione!

 

La politica della mediazione e dei compromessi mi fa schifo soprattutto quando si usano i soldi pubblici per regalarli a chi non ne avrebbe diritto!

Stefano Lepri, membro del consiglio di presidenza della Camera, in quota Partito Democratico: "Sulle scuole paritarie è stato trovato l’accordo: saranno raddoppiati i fondi con un emendamento bipartisan. Il gruppo PD alla Camera si è adoperato per garantire maggiori risorse alle scuole paritarie. Grazie all’emendamento concordato e che sarà votato, saranno complessivamente garantiti ristori per 180 milioni alle scuole dell’infanzia e per 120 milioni alle scuole paritarie primarie e secondarie. E’ infatti doveroso intervenire per assicurare la continuità e la sopravvivenza di servizi educativi e scolastici fondamentali, messi duramente a rischio dalla pandemia”.

Addio scuola pubblica laica statale...

 

VERGOGNATEVI!

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Paolo Latella  - Lodi 6 luglio 2020

https://www.facebook.com/prof.paolo.latella/posts/10223291736103921 

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Le scuole cattoliche sono sul piede di guerra

di Paolo Latella - Lodi 20 giugno 2020

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Scuole paritarie cattoliche, sciopero della didattica a distanza: "Senza aiuti si chiude” Uno sciopero di due giorni della didattica a distanza. È quello che hanno proclamato per oggi e domani le sigle sindacali per le scuole private paritarie, soprattutto cattoliche.

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Ma che chiedano i contributi al Vaticano che ha le casse piene di oro, gioielli e denaro depositati nello IOR.

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Presentino i bilanci pubblici, paghino le tasse, l'Ici e facciano firmare contratti seri e non da volontari non retribuiti agli insegnanti e al personale non docente.

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Vogliono passare dall'illegalità nascosta a quella certificata chiedendo altri soldi oltre ai 575 milioni di euro che lo stato garantisce annualmente a queste strutture grazie alla vergognosa legge 62/2000?

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I sindacati che tutelano questi personaggi non avranno mai il mio rispetto! Solo disprezzo!

L'istruzione non è un servizio privato ma un diritto costituzionale.

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In Italia è possibile fare formazione, creare privatamente scuole e strutture educative ma senza oneri per lo stato e invece...quasi tutto il Parlamento italiano (Lega, PD, FI, IV, FdI e parte del M5S) è prostrato e inchinato al cospetto della Cei, Comunione e Liberazione, Opus Dei.

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Avremmo bisogno di persone come Calamandrei al Governo per ricordare quanto sia importante tutelare l'istruzione statale e quanto sia pericolosa la scuola dottrinale e politica quando tenta di mischiarsi con quella pubblica.

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6 luglio 2020

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I compagni comunisti devono sapere che LEU ha votato a favore dell'aumento di 300 milioni alle scuole paritarie ( insieme al PD, FI, IV, Lega, UDC, NCI, Cambiamento, FDI).

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E’ accaduto, non sono stupito ma me lo aspettavo. Hanno cancellato dal Web la versione pdf gratuita de “Il Libro Nero della Scuola Italiana”.

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Diplomi "taroccati" per accedere all'insegnamento, 25 persone indagate

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